Maturità del procurement: come sta effettivamente evolvendo la gestione del procurement in Italia e in Europa?

LA MATURITA’ DEL PROCUREMENT IN ITALIA E IN EUROPA: ECCO I RISULTATI DELL’INDAGINE (Parte1)

Negli ultimi 10 anni la gestione del Procurement  ha subito una innegabile evoluzione positiva che ha rivalutato questa funzione diventata sempre più strategica per il successo e spesso anche per la stessa sopravvivenza delle Aziende. Ma come capire effettivamente a che punto è tale evoluzione in Italia e in Europa? La mia personale sensazione, almeno in Italia, è che siamo in una situazione che definirei a “macchia di leopardo” che anche molto legata alla dimensione delle aziende.

Per riuscire a fare un quadro attuale su tale argomento, in ProcOut abbiamo effettuato un’analisi sullo stato del Procurement in Italia ed in Europa per comprenderne sempre meglio l’evoluzione anche in base alla dimensione dell’azienda. A tale scopo abbiamo costruito un sondaggio basato su 5 semplici domande. L’obiettivo era di avere uno strumento semplice di rapida compilazione e che comunque desse delle indicazioni concrete, in questo modo siamo riusciti ad ottenere un numero consistente di risposte.

Naturalmente tale sondaggio non è da considerarsi esaustivo né tanto meno completo ma sicuramente da molti spunti di discussione che ci aiutano a capire in quale stadio è effettivamente oggi in Italia e in Europa l’evoluzione del Procurement.

Le domande fanno riferimento ai 5 temi fondamentali nella gestione di una struttura di Approvvigionamento e cioè:

  1. Quantità di spesa controllata

  2. Obiettivi di Saving

  3. Visibilità e Analisi della Spesa

  4. Frammentazione del parco fornitori

  5. Utilizzo della tecnologia

Per ognuna delle domande relative agli argomenti su elencati abbiamo indicato 5 possibili risposte di grado crescente in base al livello di “Maturità” di gestione del Procurement, e cioè:

  • Immatura

  • Elementare

  • Proattiva

  • Strategica

  • Best in Class

Abbiamo così avuto indicazioni sul “Livello di Maturità del Procurement in Italia ed in Europa“.

L’indagine è durata 2 anni ed ha raccolto

  • In Italia: 155 risposte da parte altrettante Aziende

  • Nel resto dell’Europa: 174 risposte da parte di altrettante Aziende

Le figure professionali interpellate attraverso tutti i canali di comunicazione tradizionali e via web sono di: Direttori e Responsabili Acquisti, CEO, Direttori Generali, Direttori Supply Chain, nonché Imprenditori.

I risultati sono stati poi suddivisi in base alla dimensione delle Aziende:

  • MICRO + PMI

  • GRANDI

  • TOTALE AZIENDE

Vi proponiamo qui di seguito i risultati relativi all’Italia in 5 tabelle (una per ogni domanda), rimandando ad un prossimo articolo quelli relativi al resto dell’Europa. Per ciascuna tabella trovate un mio personale commento solo di stimolo a chiunque voglia contribuire nella lettura di tali dati.

Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno partecipato operativamente alla realizzazione di questa indagine e soprattutto quanti hanno compilato il sondaggio il cui contributo a mio avviso è stato preziosissimo.

RISULTATI DEL SONDAGGIO

1.Quantità di Spesa Controllata

A mio avviso la prima sorpresa… oltre il 50% della spesa non è tenuta sotto controllo dalla struttura di Procurement in circa il 30% non solo delle PMI ma anche delle Grandi Aziende. Quindi non sempre “Grande” vuol dire ben organizzato ed evoluto.

2.Obiettivi di Saving

Mentre nelle Grandi aziende è un argomento ormai consolidato e gestito, nelle Micro e PMI c’è ancora molta strada da fare

3.Visibilità ed Analisi della Spesa

Per sapere come e quanto possiamo risparmiare… è necessario sapere come e quanto spendiamo”

In questo caso più che il risultato sulle MICRO e PMI, che davo per scontato, mi sorprende un valore di oltre il 30% di Grandi Aziende che non ha una visibilità completa della propria spesa e quindi non ha mai eseguito un’adeguata Analisi della Spesa

4.Frammentazione del Parco Fornitori

Ecco un argomento, legato anche al rapporto stesso con i fornitori, che farà la differenza nel prossimo futuro in ottica di Procurement 4.0. Qui si evidenzia una situazione di grave difficoltà da parte di tutte le aziende. In particolare vedere che solo un 36% delle grandi aziende gestisce in modo strategico tale tema è secondo me sorprendente. Qui c’è tanto spazio di miglioramento a cominciare da una migliore gestione della “Tail Spend e sicuramente della “Maverick Spend”…

5.Utilizzo della Tecnologia

Altra sfida a cui bisogna essere pronti in ottica di Procurement 4.0… In questo caso mentre le grandi aziende sono sulla buona strada, e questo era anche prevedibile, molto differente è la situazione nelle PMI. La ragione in questo caso è da ricercare solo in parte nell’approccio a tale funzione ancora molto tradizionale diffuso nelle PMI, A mio avviso, la principale ragione che vede oggi ancora poche PMI adottare una piattaforma di eProcurement per gestire gli Acquisti è dovuta ai tanti player di mercato in questo ambito che nella maggior parte dei casi offrono prodotti solo per un target di Grandi Aziende e quindi costosi, complessi, e di non immediato utilizzo. Le PMI avrebbero invece bisogno di piattaforme economiche, semplici (che permettano di gestire il parco fornitori e le attività basilari del ciclo di acquisto) ma soprattutto di facile e immediato utilizzo.